17 ott 2010

Convegno neuroproloterapia

I giorni 8,9,10 ottobre ’10 si è svolto a Ferrara il 2° workshop internazionale di neuroproloterapia. L’interesse del convegno è testimoniato dal gran numero di paesi anche molto lontani da cui provenivano i delegati. I 27 medici iscritti infatti provenivano da Australia, Stati uniti, Messico, Nuova Zelanda, Corea, Spagna, Canada, Germania, India e Italia. Il relatore, Dr. John Lyftogt ha esposto i risultati delle sue ricerche ed ha insegnato agli iscritti il suo modo di trattare i pazienti.
La neuroproloterapia è un nuovo approccio terapeutico al dolore neuropatico cronico che finora aveva sempre avuto notevole difficoltà nella suo sollievo.
Il dolore neuropatico viene descritto come un dolore debilitante che rende i pazienti incapaci di camminare, lavorare, dormire e di godersi la vita. Le altre caratteristiche cliniche del dolore neuropatico sono l’iperaldesia, l’allodinia e la disestesia.
In buona sostanza il dolore neuropatico è la manifestazione principale dell’infiammazione neurogenica. Gli altri importanti segni di infiammazione neurogenica sono il rigonfiamento dei nervi e un certo grado di rossore e di riscaldamento locale.
L’infiammazione neurogenica è causata dallo svuotamento dei neuro peptidi accumulati nelle fibre C non mielinate e nelle fibre A delta mielinate in risposta ad un trauma neuronale. Inoltre circa il 60-70% di queste fibre sono in grado di accumulare neuro peptidi e sono pertanto denominate nervi sensitivi peptidergici .
La rallentata rigenerazione dei nervi sensitivi peptidergici provoca l’infiammazione neurogenica cronica e/o il dolore neuropatico.
Il Dr. John Lyftogt ha dimostrato che l’iniezione sottocutanea di glucosio a livello dell’uscita cutanea dei nervi sensitivi è in grado di provocare una rapida analgesia con riduzione della infiammazione neurogenica e miglioramento del dolore neuropatico.

Dr. Ridulfo Giuseppe

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